Depolverazione

I filtri a maniche sono costruiti da tubi di tela o cotone felpato, paralleli gli uni agli altri che permettono di trattenere le polveri presenti nell’aria e di raccoglierle in una tramoggia posta nella parte inferiore.

Solitamente l’aria in ingresso è fatta passare in un cassone ermetico per diminuirne la velocità.

La bassa velocità dell’aria porta ad un duplice beneficio:

• permette di aumentare l’efficienza filtrante

• permette di allungare la durata del filtro installato

Il filtro, soprattutto negli impianti di condizionamento d’ambienti industriali, deve essere cambiato di frequente per mantenere sempre l’impianto filtrante in una situazione ottimale di funzionamento.

Il filtro può essere realizzato in differenti tessuti per far fronte alle varie condizioni in cui il filtro stesso si trova a lavorare.

I filtri a maniche costituiscono l’ultima fase di recupero delle particelle solide presenti nell’aria e spesso sono montati a valle dei cicloni.

Possono essere di diverse grandezze in funzione del volume d’aria e della natura della polvere da trattare.

 

CICLONI

 

I cicloni e filtri sono di solito installati all’aperto e perciò devono essere protetti dalle intemperie in quanto l’umidità e il gelo potrebbero comprometterne il regolare funzionamento.

Devono essere provvisti di un sistema di sfogo per evitare il propagarsi di un eventuale esplosione a tutto l’impianto.

Occorre infine assicurare che l’aria espulsa all’esterno sia in sostanza pura ed evitare il progressivo aumento di concentrazione di polvere finissima alla quale sono associati i maggiori rischi di contaminazione ambientale, con grave pregiudizio per la salute.

 

VENTILAZIONE

 

I ventilatori possono essere elicoidali (la traiettoria del fluido è diretta parallelamente all’asse di rotazione della girante, sono costituiti da un elica a più pale e senza l’ausilio di tubazioni) e centrifughi (la traiettoria del fluido è radiale)

Mentre i primi possono essere usati in ambienti di lavoro in cui ci sia scarsa produzione di polvere, i ventilatori centrifughi s’installano generalmente negli impianti in cui la pressione necessaria per vincere la resistenza che apparecchi e condotte oppongono al passaggio dell’aria è considerevole.

I ventilatori centrifughi sono quelli normalmente utilizzati negli impianti d’aspirazione, sono normalmente sistemati all’interno dei locali, a monte del ciclone e dei filtri, al fine di proteggerli dagli agenti atmosferici.

La scelta ottimale del ventilatore è effettuata in base sia alla portata d’aria da aspirare sia al valore di tutte le resistenze del circuito.

L’efficienza dell’impianto d’aspirazione dipende molto anche dalle cappe.

Si devono considerare i valori della velocità dell’aria in corrispondenza della sezione d’ingresso nella cappa, la granulometria e la concentrazione di polvere.

Per evitare la formazione di depositi, le tubazioni devono essere circolari con percorso il più possibile rettilineo.

 

ASPIRAZIONE Polveri

 

Le polveri sono particelle che hanno origine dalla lavorazione di materiali solidi mediante operazioni di frantumazione e macinazione, essiccamento, trattamenti termici, operazioni meccaniche ecc.

La loro nocività è legata alla composizione chimica del materiale di provenienza ed alla loro dimensione. Le particelle che gli operatori inspirano nell’ambiente di lavoro, se di dimensione superiore a 5μ m sono trattenute dalle vie respiratorie e successivamente espulse; quelle comprese tra 0,5 e 5μ m interessano direttamente gli alveoli polmonari e rappresentano quindi la frazione più pericolosa.

Il problema dell’abbattimento delle polveri va risolto tenendo presente la granulometria e la quantità del materiale trasportato da cui dipende l’efficienza del sistema di separazione.

Generalmente l’impianto d’aspirazione sarà tanto più efficiente quanto più alto sarà il rendimento rispetto alle polveri al di sotto dei 5μ m.

Un impianto d’aspirazione è generalmente composto di cicloni,filtri, ventilatori e cappe filtranti e aspiranti.

 

ASPIRAZIONE Fumi

 

I fumi sono prodotti dalla vulcanizzazione di materiali organici e contengono una fase solida e una liquida.

Per evitare che i fumi prodotti dalla lavorazione compromettano la qualità dell’aria di tutto l’ambiente circostante, è necessario studiare delle collocazioni opportune dei sistemi d’aspirazione e reintegro dell’aria.

La portata dell’aria da estrarre è calcolata in funzione dei limiti di concentrazione da rispettare e del fattore di sicurezza, correlata alla tossicità del prodotto e alle sue modalità di rilascio.

Soprattutto durante il periodo invernale, le portate d’aria di rinnovo vanno adeguatamente trattate per garantire nell’ambiente idonee condizioni.

Il sistema più utilizzato per allontanare le sostanze nocive o tossiche, che si producono durante le lavorazioni, consiste nel realizzare una cappa di forma opportuna da collocare sopra la sorgente inquinante.

Questo ha un duplice effetto:

• consente un costante riciclo dell’aria

• evita le emissioni dei fumi nell’ambiente circostante

Indipendentemente dal tipo di macchinario impiegato sia la cappa d’aspirazione sia la sistemazione della cappa stessa è studiata e realizzata per non interferire con le normali attività di lavorazione.

Questo permette di operare in assoluta sicurezza, nell’intento di ottenere un’elevata efficienza dell’impianto d’aspirazione fumi.

 

 

 

 

 

 

 

 

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