Antifuoco

 

Nell’ambito della protezione passiva al fuoco LG Impianti è in grado di soddisfare richieste d’intervento relative alla reazione al fuoco e resistenza all’incendio, in funzione del supporto di cui si chiede la protezione.

                                                      Il tutto certificato da Tecnici Abilitati 

 

                 Nord Italia                                                                                                                    Centro-sud

Ing. Stefano GIUFFRE'                                                               Geom. Andrea MAINARDI

 

 

 

Il "Professionista antincendio" è: professionista iscritto in albo professionale, che opera nell’ambito delle proprie competenze ed iscritto negli appositi elenchi del Ministero dell’interno di cui all’articolo 16 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139. Cioè è quel professionista già iscritto al proprio albo professionale ma che ha superato gli esami previsti dal Decreto legislativo 139 del 2006 (ex legge 818/84). Questi corsi permettono di elevarsi un gradino sopra al tecnico abilitato perchè permettono di apporre la propria firma su una serie di atti previsti dalla legislazione antincendio che il semplice ingegnere non può porre.

 

 

 

 

LG Impianti persegue, attraverso lo studio di sistemi di protezione passiva al fuoco, i medesimi obbiettivi della prevenzione degli incendi:

 

1. La salvaguardia della vita umana

2. La conservazione dei beni materiali sia direttamente esposti alle fiamme, che nelle loro vicinanze.

 

Il controllo del rischio in caso di incendio si ottiene:

 

• riducendo la frequenza dei casi di incendio

• limitando la produzione di fumo e di fiamma nella fase iniziale dello stesso

• garantendo lo sfollamento ordinato e sicuro degli occupanti nell’edificio

• impedendo la propagazione del fuoco a zone o edifici adiacenti

• evitando collassi strutturali e danneggiamenti agli elementi costruttivi

 

REAZIONE al FUOCO

 

La reazione al fuoco è una misura di come i materiali partecipano alla propagazione di un incendio

 

Per la classificazione dei materiali vengono considerati i seguenti parametri:

• Combustibilità

• Propagazione alla fiamma

• Persistenza della combustione

• Gocciolamento

• Danneggiamento

 

MATERIALI INCOMBUSTIBILI

 

Un materiale è considerato incombustibile, quando supera il test di non combustibilità, previsto dalla norma ISO/DIS 118242

Sono considerati tali i materiali, che posizionati in un ambiente termico, producono una quantità limitata di calore e di fiamma.

 

CLASSIFICAZIONE dei MATERIALI

 

La classe dei materiali è determinata in base alla combinazione dei punteggi ottenuti nei diversi test di prova. Indicativamente, le classi di reazione al fuoco dei materiali, possono essere associate alle seguenti proprietà:

 

• Classe 0: Materiale incombustibile

• Classe 1: Difficilmente combustibile e con propagazione di fiamma molto lenta

• Classe 2: Mediamente infiammabile e con propagazione di fiamma lenta

• Classe 3: Facilmente infiammabile e con media velocità di propagazione di fiamma

 

MISURE di PROTEZIONE PASSIVA al FUOCO

 

LG Impianti, con la sua esperienza è in grado di risolvere anche problemi complessi nell’ambito della protezione passiva al fuoco ed inoltre offre un’assistenza veloce e competente nella progettazione, nella scelta e nella posa in opera di materiali rigorosamente selezionati e certificati (R.E.I. – R.I.N.A.)

 

RESISTENZA al FUOCO

 

La resistenza al fuoco è una misura dell’attitudine degli elementi costruttivi (componenti della struttura) a conservare la propria funzionalità per un tempo prestabilito e con condizioni di esposizione al fuoco prefissate dalla normativa.

• Conservazione della capacità portante

• Capacità di tenuta

• Capacità d’isolamento

Tali requisiti sono rispettivamente indicati dalla normativa con i simboli:

 

R (RESISTENZA): Conservazione della capacità portante, corrisponde al mantenimento della funzione statica. Gli elementi sono in grado di sopportare per un tempo prestabilito le azioni combinate dei carichi di esercizio e della temperatura

E (TENUTA): Capacità di impedire il passaggio di fiamme e fumi attraverso le superfici divisorie

I (ISOLAMENTO): Capacità di limitare la trasmissione del calore, sulla superficie opposta al fuoco entro i limiti  prestabiliti di temperatura.

 

I criteri progettuali da seguire per garantire la resistenza al fuoco degli elementi prevedono che:

 

• Sia attentamente valutata la classe di resistenza al fuoco da richiedere ai singoli elementi

• Si scelgano sistemi strutturali e tecnologie di protezione passiva adeguati ai requisiti richiesti

• Si verifichi l’idoneità delle scelte effettuate.

La verifica sperimentale viene effettuata sottoponendo all’azione dell’incendio standard (150-834), l’elemento in esame nelle previste condizioni d’esercizio, valutando il comportamento in funzione dei requisiti resistenza R, tenuta E, isolamento I.

 

Gli interventi di protezione passiva si effettuano sempre su elementi strutturali, portanti o di separazione, divisibili in quattro aree principali.

 

1. Elementi con funzioni portanti

 

Sono i tradizionali elementi strutturali, quali travi e pilastri realizzati in diversi materiali ( acciaio, cemento, ecc.) per i quali è fondamentale garantire la stabilità (criterio R.) per un certo tempo di esposizione all’incendio nelle condizioni di esercizio.

 

2. Compartimentazioni

 

Elementi divisori in grado di isolare, porzioni di edificio, al fine di non permettere la propagazione dell’incendio, da una zona all’altra.

Le compartimentazioni, possono prevedere l’utilizzo di pareti e tramezzi taglia-fuoco, la riqualificazione di strutture esistenti, e la realizzazione di canali resistenti al fuoco per aria condizionata, estrazione fumi, passaggio di conduttori elettrici.

 

3. Barriere Passive

 

Sistemi ed elementi adatti a sigillare i varchi presenti negli elementi di compartimentazione, a causa dell’attraversamento di impianti tecnici.

Le barriere passive, ripristinano l’originale resistenza al fuoco delle compartimentazioni, e devono essere sempre certificate in abbinamento all’elemento o all’impianto che attraversa il varco.

 

4. Controsoffitti

 

Il controsoffitto è un elemento architettonico che può avere funzioni sia di carattere estetico sia tecnico funzionale. Nel caso della sicurezza antincendio il controsoffitto può essere progettato, per assolvere tre fondamentali compiti:

• Diaframma o schermo incombustibile interposto fra piano e soletta (controsoffitto in classe 0)

• Sistema per rendere resistente al fuoco la struttura di sostegno della soletta o la stessa soletta (controsoffitto atto alla resistenza al fuoco)

• Elemento di compartimentazione con funzione di separazione fra il piano e qualsiasi tipo di struttura o materiale esistente sopra il controsoffitto (controsoffitto a membrana)

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